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al testo di Carla Vercelli
Arrivai a Cordova
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Arrivai a Cordova che la mattina ancora assonnata dipanava i suoi riccioli d’oro sul letto scuro e caldo del Guadalquivir.
Chiare furono allora le parole “...Cordova lontana e sola...” Più ci si avvicina a Cordova più essa è mai raggiunta
Sfugge nei giochi di luce tra il Ponte Romano e la Sierra Morena, nelle mille prospettive della Mezquita Catedral, nei dedali tortuosi dell’interno dove i patios fioriscono d’ascese e decadenze.
“...Cordoba lejana y sola...” Metafora della meta non intermedia, del luogo non provvisorio. Una bisaccia consunta per raccogliere olive e versi e alla magnificenza forse giungere, infine.
Concepimmo un poeta quella notte.
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Arcangelo Galante
- 05/05/2020 09:21:00
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Incantevole descrizione di un viaggio, intensamente vissuto con l’anima, in una meravigliosa località della penisola iberica. Cordova è una città dell’Andalusia, regione del Sud della Spagna, nonché capoluogo dell’omonima provincia. Viene ricordata perché è stata un’importante città romana e uno dei principali centri dellIslam, durante il periodo medioevale ed è altresì famosa, specialmente, per la Mezquita Catedral, un’immensa moschea antica, caratterizzata da colonne e mosaici bizantini. Ledificio divenne una chiesa cattolica nel 1236 (se non ricordo male...) e nel XVII secolo, fu aggiunta una navata in stile rinascimentale. La poetessa, oltre a mettere in risalto tale luogo, cita nel testo, il Guadalquivir, fiume che attraversa l’Andalusia. E, oltre agli splendidi monti della Sierra Morena, la lirica tutta, viene impreziosita dalla scelta di accurati versi, i quali illuminano il percorso di una indimenticabile emozione, impressa nel cuore e nella mente. Bravissima, come sempre, cara amica di penna!
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Salvatore Pizzo
- 07/12/2019 03:37:00
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Davvero un bellissimo omaggio: lucida gli occhi con visioni luminose e vibranti di passione. Un saluto
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